Il raggruppamento di Teams e Office di Microsoft potrebbe violare le norme sulla concorrenza dell’UE
Microsoft's Teams and Office merger could violate EU competition rules.
Giovedì, la Commissione Europea ha aperto un’indagine antitrust sul bundling di Microsoft della sua app Teams con la suite Office, che include Word, Excel e Outlook. L’UE è preoccupata che questa pratica possa essere in violazione delle regole di concorrenza del blocco.
L’indagine è stata sollecitata da una denuncia presentata nel 2020 da Slack. La piattaforma di messaggistica sul posto di lavoro rivale ha affermato che Microsoft aveva illegalmente legato Teams ai suoi strumenti di Office e stava “abusando della sua dominanza di mercato per estinguere la concorrenza”, violando le leggi dell’UE.
Dopo l’analisi della denuncia, la Commissione ha ora concluso che il bundling potrebbe costituire effettivamente una pratica anticoncorrenziale.
In particolare, i regolatori hanno espresso due preoccupazioni. Innanzitutto, Microsoft potrebbe concedere a Teams un vantaggio di distribuzione non offrendo ai clienti la possibilità di non acquistare l’app quando si abbonano a Office 365. In secondo luogo, sospettano che il gigante tecnologico statunitense possa aver limitato l’interoperabilità tra le sue suite e i servizi concorrenti, come Slack.
“Gli strumenti di comunicazione e collaborazione a distanza come Teams sono diventati indispensabili per molte aziende in Europa”, ha dichiarato Margrethe Verstager, commissario antitrust dell’UE. “Dobbiamo quindi garantire che i mercati di questi prodotti rimangano competitivi e le aziende siano libere di scegliere i prodotti che meglio soddisfano le loro esigenze.”
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Nel 2009, l’UE ha aperto un’indagine antitrust simile su Microsoft, dopo che l’azienda ha cercato di bundling Internet Explorer con il suo sistema operativo Windows. In risposta, Microsoft ha concesso agli utenti la scelta di utilizzare il proprio browser web preferito.
Ora, il gigante di Redmond sembra disposto a conformarsi ancora una volta. “[Continueremo] a collaborare con la Commissione e restiamo impegnati a trovare soluzioni che affrontino le sue preoccupazioni”, ha dichiarato l’azienda in una nota.
Se Microsoft viene trovata in violazione delle regole di concorrenza dell’UE, sarà tenuta a offrire rimedi o rischia una multa fino al 10% del suo fatturato annuale totale.